riporto il testo scritto da un'amica (che sottoscrivo e col quale sono d'accordo) a proposito di incidenti in montagna, reportage giornalistici e iniziative dl Codacons...
"Cari colleghi, scusate se disturbo
per una faccenda di poco conto, ma cercate di capire l'esasperazione di
chi da mesi se per caso dice che va a fare il sentiero del monte
Bolettone (ottima polenta, cremagliera, strada larga tre metri) viene
trattata come se stesse andando a fare una seduta di roulette russa.
Il
mio appello è molto semplice: per piacere, piantatela di scrivere
cazzate. Capisco che l'estate è un brutto periodo, le poche notizie
vanno pompate, anche le pantere e gli squali non son più come una
volta, ad agosto non si fanno vedere e ti lasciano delle voragini in
pagina. Capisco che da quando è successa la disgrazia sul K2 ci si è
accorti che gli incidenti in montagna fanno più audience della cronaca
rosa. Capisco che quelli del Codacons, che ormai si sono fatti prendere
dalla fissazione di vietare, regolamentare, vi inondano di comunicati
con proposte una più beota e impraticabile dell'altra...ma a volte
basta tanto poco.
Un po' di precisione intanto. Servono dettagli
per il pezzo in cronaca? Una telefonata al soccorso alpino, a gente del
posto, a chi sa, invece che a tiziocaio che ti riferisce quello che gli
ha detto il cuggino del cuggino del cuggino che comunque va solo al
mare.
Vi giuro, ragazzi, che quando succede un incidente tre volte
su quattro leggendo le cronache non si capisce una mazza. Se il tipo è
caduto da una parete, da un sentiero, dalle scale dell'agriturismo. Ho
letto di alpinisti che tre righe sotto erano escursionisti, poi erano
su un prato che però era sesto grado, un posto pericolosissimo, però
loro erano espertissimi ma anche imprudenti. Vi piacerebbe leggere di
un incidente stradale in cui il camion a un certo punto è un triciclo,
anzi no una jeep e lo scontro è avvenuto a Padova, a tre chilometri da
Milano?
Poi piantatela di far gracidare al grillo parlante di
turno che la gente si ammazza perché son tutti alpinisti della domenica
e che ci vuole il patentino. Lei, scusi, che patente ha? Per la Grigna?
Ah peccato, questo è il Resegone, che sfiga, non è valida, favorisca il
libretto. A me che patente daranno, visto che ho fatto ottomila corsi
ma sul quinto grado vengo giù come una pera? Poi riesaminate gli
incidenti di questa estate, molti morti erano guide alpine (una anche
oggi), tre sulle Apuane erano del soccorso alpino, due istruttori del
Cai sono morti durante il sopralluogo per una gita sociale. Erano,
poveretti, tutti abbondantemente patentati.
Poi spiegate a quei
fessi del Codacons, che scrivono papale papale che "ci vuole una legge
che dica quando procedere in cordata o quando no", che si può anche
fare ma poi ti voglio vedere. Sul ripido ghiacciaio X come si
procederà? Ah, qui dice "slegati". Ehi però c'è la crepaccia terminale
aperta. Oddio, fammi telefonare al Codacons. Troveremo ghiaccio in un
punto di solito tranquillo? Ah, peccato non ci si può legare, signora,
qui non è previsto.E già che ci siamo, quando li intervistate dite –
sempre a quelli lì – che il marchio di sicurezza esiste già, sui
materiali. Hanno ritirato fuori la storia quando c'è stato un incidente
sul Bianco, è caduto un enorme blocco di roccia che ha tranciato la
corda di un poveretto. Chissà che corda da imprudenti, se non regge
l'urto di qualche tonnellata di granito! Chissà se quando l'aereo USA
ha tirato giù la funivia del Cermis se la sono presa con il cavo.
Infine
un'ultima preghiera. Smettetela di etichettare come "incidenti in
montagna" queste maree di vecchietti che si sentono male sui sentieri e
lì muoiono. Guarda che ti fai male pure se svieni sulle scale della
Standa, Solo nelle ultime due settimane ne ho contati almeno quattro,
vispi pensionati cascati sul sentiero e ruzzolati di sotto. Certo, se
stavano a casa erano ancora vivi. Che imprudenti! E non sanno cosa si
sono persi: un bel giro al centro commerciale a godersi l'aria
condizionata.
Pace e bene!"
Ultimi commenti